Vorrei ballare fino a tardi,
sotto gli occhi inorriditi delle maschere.
Dei ghigni perversi,
sporcare i miei versi,
Di battiti osceni e ricordi,
Sorseggiando inganni.
Sentire musica così forte,
da far tremare i pensieri.
Cercare nel fondo di un bicchiere,
ciò che mi fa bruciare lo stomaco.
Il semaforo lampeggia.
È notte, ma l’aria mi inganna.
Sento ancora il brivido,
il mio corpo si muove,
trascinato nel vortice,
che a ogni nota, implode.
Vorrei ballare fino a notte fonda,
fino alle mie stesse radici.
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Text by Daniele Mosca