Suonare il piano è sempre stata una magia, dosare il tocco delle dita, fino a sfiorare. I tasti bianchi e neri sono sensibili, proprio come la pelle. E il suono che ogni gesto del corpo provoca è una voce, leggera, intensa, che può diventare un grido, se serve. Nessuno suona mai per caso. C’è sempre una necessità, da qualche parte. Un brivido che chiede di essere liberato. Una magia, che vuole essere compiuta.