Greta Thumberg a udienza dal Papa, Salvini no. Questo è il semplicistico ritratto che emerge dai giornali di questi giorni. Il tema è però più complesso, parliamo di una ragazzina che, anche grazie a uno staff di adulti che la segue, sta portando il giro un messaggio assolutamente condivisibile: non c’è più tempo. Parliamo ovviamente di cambiamento climatico. Aldilà delle polemiche sul titolo che Greta avrebbe per pronunciarsi, ci sono migliaia di studi che evidenziano il trend di questi anni e per gli anni avvenire. C’è il tema di realtà economiche come Cina e India che rivendicano il “diritto a inquinare” che ha permesso ai paesi occidentali di svilupparsi durante l’era industriale. C’è il tema dell’aumento delle temperature dell’atmosfera a causa dei gas serra e di uno sviluppo sostenibile che tarda a diventare efficace. Non si possono negare alcune posizioni negative come quella americana nei confronti degli accordi internazionali per ridurre l’emissione di Gas serra. Il tema è complesso, in questo senso è doveroso anche solo continuare a porre il tema alla politica, anche con delle manifestazioni. Senza entrare nel merito di quali siano gli interessi che spingono il fenomeno innescato da Greta credo si debba dare più fiducia ai ragazzi e appoggiare lo spirito critico e magari spingerli a guardare il mondo in un modo diverso, magari proponendo punti di vista alternativi a quelli che hanno portato a questa situazione. Inutile attaccarli, semmai bisognerebbe ascoltarli. Il tema c’è ed è importante, sicuramente più del perché il Papa preferisca dare voce a una ragazza ambientalista e non a un politico che rispolvera ideali nazionalisti e assolutamente allineato alle idee di Trump. Quello che forse dovremmo imparare a fare è a non cadere nelle strumentalizzazioni e nelle polemiche montate ad arte, difficile, ma lo spirito critico può aiutare. Ed è quello che maggiormente spicca nei più giovani. Aiutiamoli a dare loro più voce e se è il caso facciamo un passo indietro e lavoriamo per loro come uno staff che ci crede.Photo by Adn Kronos
Text by Daniele Mosca