Chissà se un giorno le voci saranno così forti, dal trattenerla, una lacrima. Si disse, mentre non riusciva a staccare lo sguardo da quel paesaggio, da quella luce che sembrava parlare. Ogni passo sarebbe stato difficile, ma non per questo avrebbe smesso di correre. Ogni muscolo, teso al raggiungimento del traguardo. E forse in quel preciso istante se ne rese conto, quella che aveva sempre combattuto non era mai stata la sua avversaria, ma la più fedele alleata. Le luci erano ormai quasi scomparse. L’ultimo bagliore, poco prima della notte. Chiuse la porta di casa, ma non riuscì a guardarsi allo specchio quando accadde. Quella goccia scivoló in terra, silenziosa. Una tregua, una paura, un attimo sospeso tra la notte e l’alba, tra la quiete e la tempesta. Tra la vittoria e la sconfitta. Sentiva le voci nel soggiorno. Andò in bagno per sciacquare il viso. Aveva perso per la prima volta. L’emozione aveva vinto. Poi venne travolto da una voce fortissima.
Finalmente sei tornato, papà.