Ho letto “Mi piace vederti felice” e ho intervistato l’autrice Rossella Rasulo, e ne sono molto felice. Prima di tutto perché il romanzo è molto bello e l’ho letto tutto d’un fiato. Mi è molto piaciuto il finale, semplice e che mi ha davvero emozionato. Stile avvolgente, semplice, diretto. Che volere di più da un libro? Le risposte che Rossella alle domande dell’intervista sono state un’ulteriore conferma del fatto che si tratti di un’autrice affascinante ed eccentrica al punto giusto, ma, cosa forse più importante, che vuole scrivere, che vive di scrittura e che si sente la sua stessa scrittura. Che è tutt’uno con le parole che scrive. In ogni sua parola si sente che ha creato i suoi personaggi, disegnato i loro discorsi, sentito le loro emozioni. Essere scrittori non credo sia una cosa facile, come lei stessa racconta bisogna studiare, lavorare e dare tutto se stessi. E’ un piacere quando qualcuno riesce a farlo con tanta semplicità, seppur credo che le sofferenze e le delusioni non possano essere descritte in un’intervista. In ogni caso penso che la protagonista del romanzo, Aura, non si possa dimenticare facilmente, perché in tutti noi c’è un Aura, in tutti noi c’è la voglia di credere negli amici, nei sentimenti e tutti abbiamo paura di perdere quel che abbiamo, che, in fondo, è parte di ciò che siamo. Non c’è sempre solo l’anima, ma anche il mondo che ci circonda, chi ci vuole bene. Che succederebbe se da un giorno all’altro perdessimo tutto questo? Beh, Rossella Rasulo lo ha raccontato in questo romanzo e ora posso anche dirlo, sono orgoglioso di averla intervistata, perché lei è una scrittrice vera.
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