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Recensione “Vida” degli Spasulati

Gli Spasulati viaggiano in bilico tra musica popolare, pop e reagge, inventando miscele originali e ben costruite. Si sentono moltissime influenze musicali nei pezzi che il gruppo propone. Come un viaggio tra le note si riescono a scorgere echi lontani delle terre sconfinate arse dal sole d’agosto e il sapore degli inverni in cui il vento soffia e costringe a ripararsi per leccarsi le ferite della vita. Il primo pezzo si chiama appunto “Vida”, ed è ballabile e ritmato, ricco di passione, con un sound nato dalla musica popolare per evolversi in una musicalità attraente e contemporanea. Anche in “Vagabondi” si ascoltano le influenze tra metropoli e campagne assolate. “Paguec” richiama lontane sonorità hip hop, legate a doppia mandata a una base reagge, creando una piacevole miscela di suoni e atmosfere. “Adesso se puoi” è una traccia orecchiabile e ottimamente suonata, che mostra e regala una melodia molto gradevole. “U e TP” è una ballata molto gustosa e melodiosa. “Og e Yo” e “Waiting for my love” trascinano con un ritmo accattivante, mentre “Brucia” racconta la melodia con i fiati protagonisti e vivi, che sembrano ricordare le serate all’ombra della luna, bevendo birra e riflettendo sul cielo.  Il disco “Vida” è da ascoltare e da bere in un solo sorso. Nato da pulsioni ancestrali e costruito su sonorità reagge e melodie immortali, creando una musicalità che sa conquistare con naturalezza e semplicità. Gli Spasulati ci confermano che quando si segue la passione e il ritmo non si sbaglia mai.

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