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Recensione romanzo “Un uso qualunque di te” di Sara Rattaro

“Un uso qualunque di te” è un romanzo che racchiude diverse chiavi di lettura e che tocca temi complessi e corde spesso dimenticate. La protagonista è Viola, una donna che ama e viene amata, e che a modo suo si trasforma in qualcosa che finisce per travolgerla in un fiume di emozioni contrastanti. E’ il racconto della sua relazione con Carlo, un suo ex-compagno di scuola, che poi sposerà e del rapporto con la loro bambina, Luce. La difficoltà di essere se stessa e di farsi capire da suo marito e da sua figlia la allontanano, in un mondo di contraddizioni e di piccole bugie, che poi crescono fino a far male. Una sera Viola riceva una chiamata mentre lei non è nel letto in cui avrebbe dovuto essere. Sarà una corsa contro il tempo per andare in ospedale per andare da Luce, che sta male. Ed è grave. Questo romanzo è un vortice di emozioni, passioni, tradimenti e amori lasciati a metà. E’ una ricerca distruttiva dentro se stessi e, a suo modo, un modo di ritrovarsi. Personaggi intensi e intriganti rendono la storia gradevole e veloce. Emoziona e commuove, scava a volte in modo violento dentro e riesce a far centro. Un bel libro, duro, a tratti fin esagerato nella ricerca del dolore interiore, ma coglie appieno la crisi, la fragilità dell’animo umano e dei suoi sentimenti. E’ una tragedia moderna. Da leggere.

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