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Recensione romanzo “Fai bei sogni” di Massimo Gramellini

“Fai bei sogni” è un romanzo intenso, a tratti duro, che arriva fino in fondo all’anima del lettore. E’ la storia di un bambino che lotta con i suoi ricordi, che cerca la verità, quella più cruda, quella che è difficile da accettare. Ci riesce quando diventa uomo, o prova a diventarlo, superando i complessi e le paure, le ferite, i vuoti che la scomparsa della mamma ha generato in lui.

Questo romanzo scava a fondo nelle paure ancestrali dell’uomo, rovista tra i pensieri più oscuri. Racconta l’abbandono e l’accettazione del dramma sotto una luce diversa, lascia che il lettore si riscopra nel protagonista e con lui viva la rinascita. L’amore è una cosa difficile, sia esso quello di una donna o di un genitore, e Gramellini lo sa.

Scruta con occhio attento le sfumature e le dipinge con le sue stesse sofferenze. Si riescono a percepire come le note di una musica struggente, che si trasforma, che diventa viva. Che annega nelle paure e si riprende col chiarore dell’alba. “Fai bei sogni” è una storia, vera, sentita. Profonda. Leggerla è come salire su un treno e scoprire dove ti porterà.

E’ un viaggio nell’ignoto. Un viaggio dentro se stessi, dentro le nostre solitudini, le nostre incertezze e, perché no, nelle nostre gioie e nei nostri sogni più nascosti.

Un libro da leggere.

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