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Recensione del disco “Boomerang” di Daniel Mendoza

L’Hip Hop è un genere musicale difficile da decifrare. I valori in campo sono spesso sfumature impercettibili e soggettive, ma ciò che realmente conta è ciò la musica riesce a trasmettere. Ed è per questo che Daniele Mendoza merita di essere ascoltato con attenzione. Non si tratta dell’Hip Hop commerciale e spoglio di valori che ultimamente va di moda in radio o su Mtv, ma di un’evoluzione e per certi versi una sperimentazione del genere. Nel singolo “L’Italia non è” si sente perfettamente la voglia di raccontare una nazione, una cultura e regala la spinta per una vera rinascita. Lo stesso spirito lo si ritrova anche in “Quando sognavamo”, tra nostalgia, malinconia e la volontà di battersi nonostante le avversità, il tutto raccontando semplicemente i propri sogni.

In “Non ti perdi un granchè” emergono valori e principi importanti, in una chiave di lettura dura e viva della vita. Nessuno sconto, ma una chiara rappresentazione della realtà, spietata forse, ma giusta e obbiettiva. “L’arte di adattarsi” è allo stesso modo un quadro rappresentativo della nostra società, senza mezzi termini o giri di parole, con versi forti e tesi. “La porta dell’inferno” è un pezzo diabolico e spietato ma con un’anima pura, ben celata tra le rime, mai banali, ben costruite e sempre fluide. C’è amarezza in “Yellow Rose”, un melodico abbandono e un grido che vuole essere ascoltato. Una rabbia che diventa musica, lo spirito perfetto dell’Hip Hop. “Indie Revolution” racconta le difficoltà della musica moderna, del mondo sommerso dalla discografia “più grande”, ma la certezza che qualcosa si muove ancora e che ha voglia di emergere. “Trendadue perché” è un pezzo orecchiabile e intenso, mentre “Un patto d’amore” è una canzone d’amore dedicata all’hip hop, con le doverose citazioni agli Articolo e ai Sottotono. Si sente la speranza di continuare il viaggio senza lasciarsi trascinare dall’ipocrisia della musica di oggi che spesso vive solo di immagine. “L’altro domani”, è un urlo di speranza, un punto sulla società moderna e sul futuro.

“Boomerang” è un album ricco di contenuti, sia sociali che sentimentali e soprattutto di speranza. L’hip hop vero racconta tutto questo ed è anche per questo motivo che Daniel Mendoza merita palchi importanti. Ammiriamo la volontà di richiamare la musicalità dell’hip hop vero (suoni analogici) e di dare veramente peso alle parole. Abbiamo assistito per tanto tempo a spettacoli di rapper che si sentono gangster ma che non lo sono e che parlano di vite che non conoscono e che quindi inventano. Non ci piacciono. Daniel Mendoza racconta una storia vera, la sua, senza mitizzarsi, ma semplicemente per ciò che è. Il suo “Boomerang” è un disco vero, con un sound puro e deciso.

Un sentito grazie a chi crede ancora in questo genere e lo porta avanti con così tanta passione e dedizione.

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