L’album “Buongiorno” dei Cookoo è ricco di pezzi orecchiabili tra rock melodico e pop più semplice. Il brano “Le distanze (solo lamenti)” possiede un buon sound, un arrangiamento attraente e un testo intrigante. In “Casa” i suoni e i testi sono amalgamati a una struttura musicale solida e contemporanea. Orecchiabile. “Baby” è una ballata tra sentimenti e alternanza degli stessi. Parole gelide e intrise di ricordi e speranze. Nella canzone “La parte più eterna del mondo” c’è un sapore di poesia, uno scontro con una musicalità elettronica dura. Un rifugio cercato e trovato nella musica. “Nel bianco dei tuoi occhi” l’intro del pezzo suona un po’ compassato, quasi anni ’80, ma permette di entrare in un girone di parole a incastro lento. “La leggenda personale” regala un testo semplice, e musica orecchiabile, creando un pezzo decisamente radiofonico. In “Il mio corpo” si percepisce l’impronta di ballata intima. Intensa. Il brano “Supernova” ha una melodia non originalissima, ma con buona potenza nell’esecuzione per una canzone dal testo semplice ma con un risultato arioso ed elegante. “Kafka” è un brano con una spruzzata di letteratura e un suono leggero di pianoforte, con un testo complesso, che rincorre una melodia cadenzata che si infiltra nei pensieri. Un pop rock interessante. “Buongiorno” racconta di un risveglio, lento. Una rinascita. Il cambiamento scoperto all’improvviso. Il viso ancora sporco di speranze. Anche nel pezzo “La cometa” si percepiscono sfumature da suoni anni ’80, ma che risultano attuali e musicalmente coerenti. Ballata tra rock e pop, tra speranze e voglia di creare musica. “Lady G” è una storia, un’immagine. Un’istantanea di qualcosa che è cambiato, forse dentro la protagonista. Forse fuori. E’ un passaggio che sembra nebbia. Impercettibile. L’album “Buongiorno” dei Coocko è ben studiato e ottimamente suonato, in alcuni tratti pecca in originalità, ma si compensa con le strutture solide dei brani proposti. Un disco che si lascia ascoltare. Piacevole.