PensieriRecensioni

La casa delle tenebre, Jo Nesbo

Un romanzo che non riesco a non definire come insignificante. Giudizio che molto probabilmente nasce dal pregiudizio dato dalla grande passione con la quale ho “divorato” la saga Harry Hole e dalle delusioni provate leggendo opere di tipologia di diversa scritte dal medesimo autore, per esempio citerei Macbeth. La casa delle tenebre non sembra un horror, non sembra un thrille e tanto meno un romanzo psicologico, anche se molto probabilmente ambiva a questo. Il risultato e scarso, a tratti imbarazzante per la fragilità della trama, per la totale mancanza di prospettiva e per la debolezza dei personaggi, in cui l’unico “guizzo” è rappresentato dal personaggio di Karen.
La storia è abbastanza prevedibile, fin troppo, oserei dire. Tutto parte con un compagno di scuola del personaggio che viene sbranato dalla cornetta di un telefono e con l’accusa del protagonista a seguito della sparizione del ragazzo. Seguono altre scene surreali come quella descritta e dei giochini narrativi per trasformare la storia in un horror, tentativo vano. Se fosse stato il romanzo di un esordiente probabilmente ne avrei parlato meglio, perché comunque si tratta di un libro che si legge con facilità, ma qui parliamo di Jo Nesbo e un prodotto del genere non mi sembra onestamente accettabile. Sconsigliato.