Il successore” di Mikkel Birkegaard, edito da Longanesi, è davvero un bel thriller. E di questi tempi non è così semplice trovarne. Un mistero incastrato in un meccanismo narrativo ben costruito. Una storia che parte dal suicidio di William Falk, il Re del romanzo giallo danese, il cui cadavere viene ritrovato sulla poltrona di casa di Laust Troelsen, con accanto la scritta “SCUSA”. Anche Laust è uno scrittore, ma che non ha mai pubblicato niente e per vivere svolge stancamente la professione di insegnante. Falk, però, ha nominato una serie di scrittori conosciuti tempo prima per portare avanti il suo ultimo lavoro, tra i quali proprio Laust, il quale dovrà, per essere scelto per il difficile compito, vivere nei ritmi e nelle consuetudini di William.
I personaggi del romanzo sono affascinanti, a partire da Laust e William, per arrivare a Paul, Versal e Flemmingway.
Il ricorso ai flashback ben si incastra con la narrazione degli eventi in corso. Si tratta di una caccia al tesoro, rappresentato proprio dal testo del romanzo postumo di William Falk, sullo sfondo, però, c’è un mistero ancora più grande e complesso. Un meccanismo a orologeria che mette in scena una storia accattivante e coinvolgente. Ottimo romanzo.
#IlSuccessore