L’hotel delle immagini,
con vista sugli occhi d’acqua.
Uno specchio che inganna.
Perché il tempo che passa,
fa paura.
Un televisore acceso nella notte.
Una voce che si spegne,
in lontananza, una sirena della polizia.
Una pozzanghera viaggia al ritmo della pioggia.
Ma è il silenzio, quello che urla.
L’insegna dell’hotel, lampeggia.
Poche lettere ancora accese,
sporche.