Mancano poche ore a quella che potrebbe essere l’ennesima alluvione. Ci sono alcune analogie con la situazione meteorologica del 1994 e del 2008, anni in cui hanno avuto luogo eventi alluvionali in Piemonte. Una settimana fa in Liguria e alta Toscana c’è stato un evento di cui tutti avrete sentito parlare e avrete visto le immagini. L’ennesima precipitazione breve e intensa ha provocato la riattivazione delle frane, ha generato fiumi in piena in quelle che erano strade, morti. Come spesso accade durante il post-alluvione c’è una spinta propulsiva nel proporre una tutela maggiore del territorio, di sistemi, di strategie, di procedure. Ma quando piove, tutto il sistema porta a galla tutti i problemi e si inizia ad avere paura. Si, ci sono buone possibilità che la tipologia di precipitazione sia mutata negli anni, e che queste siano diventate molto più concentrate e intense, ma c’è un’altra verità che spesso viene sottovaluta. Piove da sempre. La mutazione del territorio che si è dovuto piegare è sotto gli occhi di tutti e a parlarne ancora sembra di dire solo banalità, anche se tali non sono. Soprattutto quando i terreni sono diventati asfalto, le montagne non sono più mantenute in efficienza da chi un tempo le abitava, in cui i fiumi diventano demoni quando la portata aumenta. Ci vorrebbe più rispetto, aldilà di quello per l’ambiente, verso se stessi. Perché ciò che ci circonda è nostro e per certi versi siamo noi stessi. E’ assurdo chiedersi per ogni nuvola all’orizzonte..e se piove?