Ho immaginato una luna così piena dal mostrare le sue vene, i pensieri e i battiti di un cuore di inchiostro, l’altro lato di un mostro dalle ali spezzate. Le note sbagliate, ai margini di una melodia primordiale. Avrei rubato il senso di ogni discorso per non cambiare la tonalità dei miei silenzi, ma avrei continuato a immaginarla così, la luna. Dolcemente malinconica, come solo lei sa essere.