D’amore non si muore. È un detto che ci hanno ripetuto tante volte e che in fondo credo sia vero. Ma d’amore si scrive, perché è quella sofferenza che anima le canzone, risveglia le parole di un romanzo, colora i ricordi con i chiaro scuri di una musica leggera. Le gocce sulle finestre, in cui la pioggia diventa lacrima. Un saluto, quello dopo il quale non ci si vedrà più dopo aver condiviso una vita. Quel momento non è un attimo qualsiasi, va impresso nella mente. Perché, che lo si voglia o meno, è quello che accadrebbe naturalmente. Per questo bisogna farsi forza e trovare la forza proprio in quelle sensazioni. Ma chissà perché poi quando si parla d’amore si racconta delle emozioni negative, eppure la felicità fa molto più rumore. Quel rumore che la musica trasforma in melodia. Perché d’amore non si muore, si urla, si piange, si ride. Si scrive, semmai. Soltanto il silenzio riesce a fare davvero male, quindi, quando ne avrai bisogno, lascia che le tue parole corrano da sole. La libertà è l’unica strada per quelle sensazioni, il resto verrà poi da sé.