Scintille,
memorie che si infrangono,
su scogli disegnati appena.
Certezze,
appannate dal tempo,
e dai passi lunghi della notte.
Ombre.
Che si accartocciano
nei dirupi immersi nella nebbia.
Il tempo scivola impietoso
nei bassifondi dei ricordi.
Colora di rosso gli stracci,
perché si intonino col sorriso.
Finto.
Costruito.
Cauto.
E nelle sere d’estate
Scivolano via pezzi,
parti essenziali di un sogno,
sparpagliati per terra
con le favole perse
e le illusioni svanite.
Terre aride,
che invocano pioggia.
Scintille,
memorie disperse
ma che non vogliono morire.