C’è una parola,
nascosta tra piccole cose.
Gesti sussurrati,
sguardi rubati.
Un tocco,
lieve,
come quando sfiori il tasto di un pianoforte.
Riesci a sentirlo,
Anche se impercettibile,
quel suono.
Vibra nella cassa armonica,
attraversa l’aria della stanza,
giunge oltre l’orecchio.
Meccanismi,
Incroci di idee.
Ingranaggi che diventano un presente,
che fino a pochi anni fa sembrava non più possibile.
Come quando si è superato il momento giusto.
Quella sensazione che fosse ormai troppo tardi.
C’è una parola,
nascosta tra piccole cose,
che invece sono enormi.
Senza confini.
C’è una parola,
che posso sentire risuonare tutto intorno:
famiglia.
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Text by Daniele Mosca