Recensione album “Il secchio e il mare” di Pico Rama
L’album “Il secchio e il mare” di Pico Rama è un viaggio complesso e intenso, profondo nel livello testuale e originale per quanto riguarda la costruzione musicale, tra pop, hip-hop e aperture alla storia, non solo musicale. Il primo brano “Cani bionici (Technotitlan)” possiede un sound elettronico e un testo con vocazione sociale, che non nasconda una vena di cinismo. “Alla corte del pazzo” è una canzone con forti richiami al pop italiano più classico, quello cantautoriale, su una struttura musicale che viaggia tra elettro-pop e trip-pop. Una miscela intelligente e dinamica. “Manitù” si muove su un pop che strizza l’occhio all’Hip Hop. Anche questo pezzo possiede un testo criptico, ma con tanti spunti di riflessione. Suono elegante, melodico e orecchiabile. “L’amaca” è un pezzo che intreccia parole, rime e una vena hip hop che rende la canzone attraente. “Modo nuovo” è una ballata moderna, con parole in circoli viziosi e richiami alla musica pop più tradizionale, in una miscela intrigante che si fa ascoltare. “Thor e Fatima” è un pezzo con caratteristiche pop elettronico, con una melodia costruita per piacere. Un testo che è favola e frutto di viaggi mentali. “Il secchio e il mare” possiede un suono elettro-Hip-Hop con testo graffiante e musica che ammalia, un girotondo coinvolgente e affascinante. Anche nel brano “Rosa quantica” la musica pop si sposa con la poesia elettronica e la melodia più coinvolgente, che entra nella testa. “Dopo il patto rise” ha un testo che è un gioco tra storia e attualità, una costruzione complessa e intrisa di originalità. Ricorda lo stile portato al successo da Caparezza. Il pezzo che chiude il disco è “Libero caotico” un’originale divagazione poetico-musicale. L’album di Pico Rama è un prodotto interessante, radiofonico e intenso. Miscela bene musicalità originale e testi complessi, un equilibrio che regala pezzi interessanti e ricchi di sfumature musicali di varie tipologie. E’ un disco che si fa ascoltare con piacere.