Con buona pace
Con buona pace di chi scrive un romanzo ogni tre mesi, io credo che costruire un romanzo vero sia un lavoro che costa fatica. No, non per la scrittura, ma per tutto quello c’è dietro. Per le scelte che a volte é necessario fare quando si crede fermamente in una storia. Perché per ammettere di doverla migliorare ci vuole umiltà. E non sempre é così facile trovarla in se stessi. Perché credo che in primis il lettore meriti il meglio che uno scrittore possa dare. Per fare tutto questo non é sufficiente lo scrittore. Serve una squadra.
A buon intenditor, poche parole.