Le parole che noi

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Giochiamo a dadi, per sciogliere nodi. Arrotolati all’idea di noi, al pensiero che poi, tutto sarà diverso. Usiamo sempre troppe parole, perché il silenzio spaventa. Quante volte mi sono perso, pur sapendo che il futuro si inventa. Giochiamo a dadi, perché credere alla fortuna è più facile, di ammettere che certi nodi sono parole, che noi, non sappiamo dire.

Borgo Propizio di Loredana Limone 

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Recensioni

Borgo Propizio è un romanzo delicato, narrato in modo particolare, in bilico tra ironia e realtà. Un non luogo popolato dalle isterie della nostra società, che si incastrano e si incagliano di fronte a quello che tutti cercano: l’amore. Punti di vista diversi e sogni, come quello di Belinda di aprire una latteria cool. Mariolina, Marietta e Ruggero sono solo alcuni dei personaggi che si alternano su quello che sembra un palcoscenico di un teatro di periferia, dove proprio lo spirito della periferia diventa il vero protagonista, così come lo sono  le voci che condizionano la storia di ognuno dei personaggi. Loredana Limone costruisce un mondo alternativo, come un’altra dimensione dove i sentimenti di attorcigliano e si mischiano alle speranze e alle frustrazioni. Emozioni comuni, in una storia affascinante , con la decisa speranza di raccontare, in fondo, la vita di tutti noi, ma in una chiave nuova. Uno stile costruito più come una fiaba che come un vero e proprio romanzo, una tecnica di narrazione semplice e diretta, una trama che non si prende sul serio e racconta di cose importanti, senza nemmeno rendersene conto. 

#borgopropizio

“L’amore addosso” di Sara Rattaro

Pubblicato il Pubblicato in Attualità, Pensieri, Recensioni

Nel romanzo L’amore addosso Sara Rattaro affronta un tema difficile, attuale, decisamente controverso e lo fa costruendo un gioco di specchi con i sensi di colpa. Personaggi che si rincorrono, pur continuando a scappare da se stessi. Parole amare, parole dolci, parole che tagliano a metà sentimenti, per costruirne altri, o, talvolta, per distruggerli senza la minima pietà. Ogni cosa si trasforma, dicono. Ma qualcosa sembra perdersi definitivamente e per sempre, lasciando un alone, forse un’ombra, di incompiuta. Sara utilizza uno stile diverso da quello conosciuto nei precedenti romanzi, più scarno e più intenso. Rende le frasi più dirette, con una tattica spietata mette in scena una storia difficile da raccontare, in cui si alternano ambientazioni e avvenimenti, sensazioni e colpi di scena. Una narrazione che diventa più serrata, per poi fermarsi e far riflettere con le parole, ma più che mai proprio con le immagini. L’amore viene ridotto in polvere, per diventare materiale per costruire qualcosa di diverso, forse un senso di quello che è veramente ciò che proviamo per noi stessi. Il tradimento diventa un mezzo per viaggiare attraverso le paure, i controsensi, le intese disattese, fino ad affrontare temi cari alla psicologia, come il rapporto genitore figlio, con tutte le aspettative mancate che spesso ne derivano. Sara Rattaro scava a fondo, come è solita fare, nell’animo umano, andando a cercarne il lato oscuro, per poi illuminarlo a giorno. L’amore addosso sembra raccontare qualcosa di segreto, nascosto, proibito, scabroso, ma, invece, racconta qualcosa di molto, molto, più perverso. La verità, il pensiero più vero, l’animo umano, in poche parole, chi siamo davvero.

#lamoreaddosso

L’amarezza

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

A volte l’amarezza arriva, la senti arrivare all’improvviso, senza fare troppo rumore. Sotto il peso della stanchezza di aver provato per tanto tempo a giocare una partita che sapevi di non poter vincere. Come quando cammini nel fango e le gambe si bloccano. Ogni sforzo sembra inutile. La verità è che le persone cambiano, nel bene o nel male, ma cambiano. E nessuno di noi è mai pronto ad accettarlo. Oggi si fa di tutto per far parlare di sé, tranne parlare con se stessi. A volte l’amarezza arriva non perché sei stanco di giocare, ma perché la partita é truccata.

#ilgiornochediventammoumani

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Una mitragliata di racconti dal cinismo amaro, che scavano nell’anima mettendo al centro del palco tutti quei pensieri che per tanti motivi non si esprimono. Paolo Zardi invece lo fa. E in modo intenso e profondo. Pillole di sentimenti controversi, fendenti che arrivano dritti sulla propria sensibilità, spesso manipolata dagli aspetti sociali e politicamente corretta. Ma in queste storie emerge una verità. Sommersa, ma é pur sempre una verità. Bella scrittura. Ottima tecnica. Storie raffinate e coinvolgenti. Uno scrittore come S maiuscola.

#PaoloZardi

#ilgiornochediventammoumani

Innocenti

Pubblicato il Pubblicato in Attualità, Pensieri

Uno scenario geopolitico complesso, personaggi politici cinici e pronti a immolare innocenti sull’altare del predominio economico dell’intero pianeta. A ferne le spese, gli innocenti. Gli estranei a questo meccanismo, che poi così estranei  non possono essere. Un periodo recessivo senza precedenti. Questo scacchiere storico non è una novità, ma i tifosi di Trump e Putin non sono soliti sfogliare troppi libri. 
Ps: stanotte c’è stato un attacco missilistico americano in Siria in risposta all’atto vile di Assad, spalleggiato da Putin.

Semplicemente ipocriti

Pubblicato il Pubblicato in Articoli, Attualità, Pensieri

In un contesto storico decisamente nauseante e che ci riporta a un nuovo medioevo tossico, parlare di una strage di bambini sembra la normalità. Parliamo di diritti, ma siamo pronti a lederli. Siamo democratici, ma solo fino a quando fa comodo. Lasciano un senso di amarezza profonda, questi tempi. La sensazione di essere inermi. Così un dittatore è libero di distruggere vite e il senso più puro della libertà. Come quando si è costretti a convivere in una casa con una persona violenta e pericolosa, bisogna saperla prendere per evitare che si arrabbi. Le vittime con il tempo imparano a convivere con il male, alcune anche a pensare che quella sia la normalità. Questo accade però perché tutti si girano dall’altra parte, isolano le vittime, si voltano verso le apparenze colorate. Il male esiste. E va fronteggiato. Altrimenti non si è dalla parte giusta, si è solo e semplicemente ipocriti.

Ho immaginato

Pubblicato il Pubblicato in Attualità, Pensieri

Ho immaginato una stanza vuota con le pareti bianche, sulle quali attaccavo dei poster che in qualche modo mi rappresentassero. Poi mi affacciavo dall’unica finestra e osservavo. Dall’altra parte c’era una tizia che attaccava dei poster sulle pareti spoglie di una stanza vuota. Per poi capire che si trattava di un intero alveare colmo di stanze simili, ognuna vuota e con una finestra aperta su altre finestre su altre stanze. Ognuna con qualche poster sulle pareti e abitata da un individuo che voleva sentirsi diverso dagli altri.

Ho immaginato un mondo in cui nessuno poteva essere davvero se stesso, ma in cui tutti condividevano ciò che credevamo di essere. E poi ho capito a cosa servivano i social.

La moda del non dire

Pubblicato il Pubblicato in Articoli, Attualità, Pensieri

Parlare di attentati non va di più di moda, ci si abitua a tutto in un mondo che vuole vestirsi da reality. Lo show deve far ridere, rilassare, al massimo far acquistare qualche prodotto. Ci guardiamo negli occhi, ma stiamo pensando ad altro, anche quando parliamo di cultura. Il nulla è punto nevralgico in mezzo a una valanga di informazioni. Eppure sono tutte lì, a ricordarci che non serve aver paura, quando inizi ad averne anche di te stesso. Parlare non va più di moda, tanto meno ascoltarsi.

Condivisione e pietà

Pubblicato il Pubblicato in Attualità, Pensieri

Per me il concetto di condivisione di un’emozione non è mai stato del tutto estraneo. Banalmente perché in alcune canzoni ho raccontato per filo e per segno le sensazioni che provavo in quei momenti. Tuttavia assisto a una sempre più intensa esposizione delle proprie intimità, come se ci fosse la necessità di mettersi in piazza per un po’ di consenso in più. Un fenomeno che assume dimensioni imbarazzanti e forse patologiche. Credo sia utile, importante e terapeutico scrivere, ne sono certo, anche di temi dolorosi, ma forse occorre fare attenzione a non superare il limite che esiste tra condividere un’emozione e far leva sulla pietà per renderla commerciale, per rispetto del tema di cui si sta trattando, almeno. Dicono che però il mondo stia andando in questa direzione, ma é un mondo che a me non piace. É questo il concetto che oggi vorrei condividere.