Sconsigli per autori disperati 

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Credo sia capitato a molti autori emergenti di fare chilometri e chilometri per raggiungere una libreria disposta a ospitare una presentazione di un romanzo. É una bella sensazione, c’è aspettativa, speranza di parlare del proprio lavoro a gente nuova. Dentro c’è sempre quel timore, giustificato dalla consapevolezza che fuori dalla tua realtà non ti conosce nessuno, che potresti parlare alle sedie vuote. Allontani quel pensiero e ti concentri sulla strada che manca. Sulle parole che dirai. Sei consapevole del rischio, ma sei convinto che tutto andrà bene. E invece capita che non vada esattamente così, che ci si trovi nella libreria con soltanto gli adetti ai lavori. Con il libraio di turno che non sembra rendersi nemmeno conto della sensazione che stai provando e che è convinto che sia tutto normale. Capita di farla lo stesso, quella presentazione. Ingoiando la delusione, cercando di non far emergere il fastidio che stai provando. Già perché se è pur vero che il libraio ti sta ospitando, è altrettanto vero che aveva decantato “un bel giro di persone che ruotano attorno alla libreria”. Ma fai finta di niente, termini la tua presentazione e ti aspetti che qualcuno ti dica “mi dispiace, sarà per la prossima volta” e invece no, ti accorgi che il libraio ti ha preso in antipatia perché forse non lo hai celebrato abbastanza. Vi chiederete perché io stia raccontando questo anedotto, perché credo sia giusto raccontare che dietro la pubblicazione di un romanzo ci sono anche tante sofferenze  e delusioni, spese, perché girare costa, sogni infranti. E poi perché trovo corretto che alcuni personaggi scendano dal piedistallo che credono di meritare e facciano un bagno di umiltà. Ma dubito che le persone di cui parlo possano rivedersi, la presunzione oscura sempre molte cose. Soprattutto la realtà dei fatti.

Non pioveva più 

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Lasciavo a me stesso il compito di guardarmi le spalle. Di sentire il sapore della pioggia, così che a ogni petalo caduto, potessi ritrovare la strada. Sulle labbra, l’amaro di un vuoto, a cui ci si può abituare. Così ho capito che soli si può stare. E che convivere con se stessi è l’atto più difficile, ma essenziale. Che il silenzio spaventa, ma può diventarti amico. Poi un giorno provai a seguire il sentiero disegnato dai petali. Camminai per giorni, prima di accorgermi che il tempo del silenzio era finito. E che non pioveva più. 

Viviamo in un momento

Pubblicato il Pubblicato in Attualità, Pensieri

Viviamo in un momento storico difficile, un virus di odio si muove silenzioso dietro facce che sembrano assolutamente normali. Dove ricchi sbruffoni possono sentirsi legittimati a creare leggi a loro immagine e somiglianza e a fomentare una guerra che sembra sempre più infinita e insensata. Ci guardiamo intorno sperando che non tocchi a noi, ma stanno attaccando proprio noi, in quel momento. Seminando la paura, il dubbio. Il sospetto. É un momento storico in cui i dittatori sembrano portatori di libertà. Colore, religione e cultura tornano a essere discriminanti. Basta un petardo per evocare la paura, ma il terrore continua a scavare molto più a fondo. Ed è questo quello che mi fa più paura: l’odio che leggo nei confronti di un nemico immaginario, che viene scagliato su chi è diverso. Viviamo in un momento difficile, ma i libri di storia lo raccontano perfettamente.

Il giorno dopo

Pubblicato il Pubblicato in Attualità, Pensieri

Il giorno dopo il terrore, se mai possa esistere un giorno dopo. Le immagini crude sembrano confondersi con una quotidianità fatta di incertezze. Vogliono convincerci che esista un nemico. E che sia tra noi. Ma io non ho mai creduto che un colore diverso della pelle, una cultura differente dalla mia, un’altra lingua, rappresentino qualcosa da cui difendermi. E non inizierò adesso. Credo che gli stronzi esistano in ogni cultura. E credo che gli stronzi si alleino. Tutto qui. Così come credo che dietro alla parola cultura di nasconde chi cerca il potere o i soldi, quindi non mi stupisce che possa esserci qualche mela marcia anche tra chi crede davvero negli ideali di uguaglianza. Siamo esseri umani. E lo siamo tutti. E.lo ricorderei a chi pretende di insegnare ai bambini che non c’è colore, mentre desidera sparare ai gommoni per sentirsi più sicuro. Il verme del razzismo agisce nell’ombra di pensieri che vogliono sembrare positivi. Ma non lo sono. Il giorno dopo il terrore sarà un giorno come un altro. Perché ci si abitua a tutto. Anche alla libertà. Quindi non diamola per scontata, perché non lo è affatto.

Anticipazioni #lequazione 

Pubblicato il Pubblicato in L'equazione - Il thriller, Pensieri

Per la presentazione di domenica avremo un cast mica da ridere:

la creatrice del dipinto di copertina Beatrice Lavopa – Art Design – L’idea. L’immagine.;

l’autrice del romanzo “I colori di Viola”, Anna Serra Los libros de Anita;

il mio editore Les Flâneurs Edizioni Alessio Rega;

A relazionare il tutto una presenza che molti di voi ricordano: Simona Vogliano.

Racconteremo anche qualche anticipazione sul nuovo romanzo che uscirà in autunno e sulla nuova colonna sonora…

#lequazione 

#nonmancate

Sala di aspetto

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Quante storie passano tra le mura umide di una stazione, quanti pensieri sospesi, tra un treno e l’altro. Il futuro in bilico, tra i colori di uno scambio. Aperto o chiuso. Come un battito di ciglia, tra il sipario che si schiude e il silenzio. Tra l’essere in orario e aver perso l’ultima coincidenza. Quante storie restano nelle sale d’attesa che nessuno utilizza più, raccontate solo dai muri scrostati e dai neon traballanti, poco prima che una voce annunci che é ora di andare.