“Splendi più che puoi” di Sara Rattaro

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Recensioni

“Splendi più che puoi” è un romanzo intenso e affascinante, un flusso di immagini e sensazioni che entrano fino in fondo all’anima, insomma una vera storia, così come quelle a cui Sara Rattaro ci ha abituati. La protagonista è Emma, una donna forte, sicura di sé, che ama la libertà e la vita. Emma è una donna che diventa prigioniera di un uomo, di un aguzzino. E potrebbe trattarsi della trama di un poliziesco, di un thriller, se questo aguzzino non fosse suo marito. Sara descrive una ragnatela di legami e vincoli che rispondono al nome di matrimonio. L’uomo di cui Emma diventa schiava è Marco. Un uomo che nasconde un’animo violento dietro un’apparente maschera di perfezione e che riesce a creare una gabbia di cristallo attorno a Emma, allontanandola dai suoi genitori, dai suoi amici, dal suo lavoro. La situazione precipita con la nascita di Martina, che diventa una nuova arma nella mani di Marco. L’uomo decide si trasferirsi con Martina ed Emma in un paesino sperduto nelle montagne, dove nemmeno i genitori della ragazza possono salvarla, mentre i genitori del marito sanno. Ma non dicono. La determinazione di Emma sarà la chiave di volta per salvare la sua bambina dalla follia di Marco. Il tema dominante di questa storia è proprio la fuga impossibile. Il desiderio di rifarsi una vita e la possibilità che questo diventi un’arma per l’avversario per ottenere l’affidamento esclusivo del figlio minore. Sara Rattaro ripercorre uno a uno gli errori che trasformano una donna in una vittima. Non è facile analizzare l’amore che diventa ossessione, il sentimento che racconta la paura. Il doversi adeguare per salvare la propria vita e quella di un figlio. E’ l’inferno della porta accanto, quello che nessuno conosce o meglio, quello che tutti fan finta di non conoscere. Urla trascurate. Lividi nascosti. Isolamento. La strategia di un folle, accecato da una demoniaca lucidità. “Splendi più che puoi” esorta a rialzarsi, a reagire. Racconta una storia terribile, a volte celando la crudezza e la violenza dietro le lacrime infrante di una donna forte e coraggiosa. L’amore ha diverse facce e Sara Rattaro riesce a raccontarle tutte.

“Il Suggeritore” di Donato Carrisi.

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Recensioni

Se ne parla spesso di questo romanzo. Stasera vorrei raccontarvi cosa ne penso. Il suggeritore è un romanzo particolare, sicuramente scava nelle ombre che tutti noi abbiamo dentro. Crea un serial killer moderno, intelligente. Uno stratega del mare. I personaggi sono molto profondi e con un passato interessante. A volte troppo. In alcuni passaggi del romanzo si notato diverse forzature, che non infastidiscono più di tanto, ma rendono alcune scene surreali. Sicuramente la trama è coinvolgente e si rimane attratti da ogni singola parola e pagina sino alla fine. Mila è la protagonista e a volte sembra eccedere nel suo ruolo. Strano il protagonista Rogan Gavila, a volte sembra non avere una perfetta collocazione nel romanzo, nonostante il ruolo fondamentale. Consiglierei questo romanzo perchè nella sua durezza fa riflettere. L’autore guida il lettore nel lato oscuro nei suoi sogni, nell’essenza della vita e del suo contrario. Il male contro se stesso in un’esecuzione che sembra non voler terminare mai. Proprio come il male stesso. Un romanzo avvincente e carico di sensazioni e adrenalina. La domanda è: riusciranno mai a prenderlo? La risposta è: Sì, ma chi?

E qui, il tempo si ferma

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Poesie

E qui, il tempo si ferma.

Al margine delle paure, al limite delle stelle che cadono.

L’attesa di quell’attimo così sfuggente, dal non fare in tempo a vederlo.

Un senso e un segreto.

Quella luce al fondo del mare che, a modo suo, indica la terra, la casa.

Il porto sicuro.

Il correre a perdifiato, per mettersi al sicuro.

Dal vento di una tempesta imminente.

E qui, il tempo si ferma.

E lascia quel sapore strano, di una stella che resta lì,

sospesa.

Una magia

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Poesie, Senza categoria

Suonare il piano è sempre stata una magia, dosare il tocco delle dita, fino a sfiorare. I tasti bianchi e neri sono sensibili, proprio come la pelle. E il suono che ogni gesto del corpo provoca è una voce, leggera, intensa, che può diventare un grido, se serve. Nessuno suona mai per caso. C’è sempre una necessità, da qualche parte. Un brivido che chiede di essere liberato. Una magia, che vuole essere compiuta.

Su lastre di ghiaccio

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Poesie, Senza categoria

Chiudevo gli occhi. E questo non è quasi mai sufficiente. Quando cerchi una ragione, non puoi certo trovarla in una stanza buia. Quante volte cerchiamo di arrampicarci su lastre di ghiaccio, consapevoli di non avere le forze per evitare di scivolare giù. Ma siamo esseri umani. E forse non ci importa davvero di cadere. Ogni lastra di giaccio è in fondo uno specchio. E lo specchio, si sa. Attrae. Chiudevo gli occhi. E tante volte è ciò che può salvarti. Perché anche al buio puoi trovare quello che cerchi. Perché fra i tanti sensi che abbiamo, possiamo ascoltare e sentire, il profumo di giorno nuovo.

Poker

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Poesie

Dei castelli fatti di carta straccia, non restano che fiamme. Come l’inferno di cartone e musica, che riempie le stanze di un silenzio piccante. Ma giro dopo giro una giostra, mostra un mondo alterato, come volti in una stanza degli specchi. Gli occhi, che ne resta di un viaggio, se getti le carte migliori, nel poker delle emozioni che dimenticherai. Una sull’altra le mani di un gioco con cui imbrattare il tempo. E poi, soltanto poi, le fiamme.

Non è un gioco, quando fa male.

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Poesie

Non è un gioco, quando fa male. Una favola incandescente che scivola tra le nuvole appese a un cielo sporco. E noi siamo l’alibi perfetto, di una notte trascorsa troppo in fretta. E resta quel sonno, che vuol dire: ho voglia di sognare ancora. Di credere che all’odio si possa rispondere con il fuoco delle parole. Alla cattiveria, con il sapore di un buon vino. Con l’odore antico di una storia. Da questo luogo appena accennato, continuo a giocare. Anche quando fa male.