Nella stanza tutto era silenzioso
La sua pelle era morbida, il suo odore indefinibile. Luci soffuse, un bicchiere di vino bianco. Io le parlavo, lei restava in silenzio a guardarmi. Il suo corpo sembrava parlarmi, mentre a lei era negato. Nella stanza tutto era silenzioso. Era la prima volta e mi sentivo impacciato, imbarazzato e forse un po’ stupido. Quando il mio sguardo era caduto sulla notizia dell’apertura di un locale come quello avevo sorriso, poi però avevo iniziato a rifletterci sempre più spesso fino a quando avevo cercato il sito e trovato il numero di telefono. Ero stato tra i primi, a quanto pare la lista di attesa sarebbe diventata lunghissima in poco tempo. Un tempo era normalissimo pagare per fare sesso, oggi non lo è più. Forse per pudore, forse per paura, forse perchè è troppo più comodo essere bigotti. Mi adagiai su di lei, parlandole delicatamente nell’orecchio. Chissà se aveva un nome, non me l’ha voluto dire. Resterà quel mistero tra di noi. Un mistero di silenzio e plastica.