Estratto da L’Equazione

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La sala delle feste era immensa: lunga e stretta, con grandi vetrate coperte da tendaggi merlati. Il pavimento a scacchi bianchi e neri la rendeva ancora più maestosa alla vista. Il soffitto a botte, sostenuto da arcate bianche, era impreziosito da intarsi che rendevano il salone elegante e sontuoso. L’interno era illuminato soltanto dalla luce delle candele, alte circa un metro, sistemate sulla parete più estesa. Al centro della sala spiccava un tavolo di forma ovoidale, coperto fino al pavimento da un lenzuolo bianco e attorniato da dodici sedie di legno. Nel salone c’erano due porte, ognuna delle quali posta sul lato più corto. Uomini vestiti con una tonaca nera e con il viso coperto da maschere bianche entrarono dalla porta a sud, accomodandosi attorno al tavolo. La sedia che rimase vuota era di legno rifinito a mano, con i braccioli dorati e la spalliera in tessuto imbottito. 

Gli uomini con la tonaca iniziarono a intonare un canto:

«..Tempio dei giorni
or s’avvicina quel che nasce
desìo che t’inganna
or si compia quel destino,
che il sangue sia versato».

Quando la figura di un uomo si materializzò dalla porta nord del salone, tutti smisero di cantare, in attesa che l’uomo raggiungesse, con passo lento e regale, la sedia vuota. Occhi spiritati spiccavano dalle feritoie della sua maschera. Una volta seduto, il canto riprese.

«Or qui giace il destino
che sia la prima goccia di questa morte
che sgorghi la fine di questo inverno
or che tutto ha inizio,
giace lontano questa leggenda
ritorna
ritorna
ritorna
ritorna».

L’uomo entrato per ultimo nella sala fece un cenno con la mano e il silenzio calò di colpo. Al secondo cenno, un urlo disperato squarciò il silenzio e dalla porta nord entrarono due uomini con la tunica marrone che trascinavano per le braccia una ragazza completamente nuda, costringendola a sdraiarsi sul tavolo con le braccia e le gambe legate ai sostegni.
La ragazza si divincolava, procurandosi lesioni dove le corde stringevano le caviglie e le braccia. I suoi occhi erano dilatati dalla paura. Si voltava da una parte all’altra chiedendo aiuto agli uomini seduti intorno, ma loro la osservavano impassibili. Quando la giovane fu bloccata al tavolo, i due adepti con la tunica marrone distribuirono un calice di cristallo a ogni uomo seduto attorno al tavolo, mentre all’ultimo arrivato consegnarono un calice dorato e un pugnale.

Da #lequazione

Anticipazioni #lequazione 

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Per la presentazione di domenica avremo un cast mica da ridere:

la creatrice del dipinto di copertina Beatrice Lavopa – Art Design – L’idea. L’immagine.;

l’autrice del romanzo “I colori di Viola”, Anna Serra Los libros de Anita;

il mio editore Les Flâneurs Edizioni Alessio Rega;

A relazionare il tutto una presenza che molti di voi ricordano: Simona Vogliano.

Racconteremo anche qualche anticipazione sul nuovo romanzo che uscirà in autunno e sulla nuova colonna sonora…

#lequazione 

#nonmancate

Tra una settimana 

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Tra una settimana saremo al #SalTo30 per presentare #lequazione. Una grande emozione poterlo fare nel Tempio dei libri. Questo é stato un periodo per me difficile per quanto riguarda la narrativa, lo avrete sicuramente letto. Tuttavia penso che la serietà alla lunga paghi. Per questo credo sempre di più in questo progetto e questa presentazione sarà l’occasione per svelare qualcosa anche sul progetto che nascerà in autunno.

Le stesse scelte

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Il progetto #lequazione ebbe inizio ormai molto tempo fa. Tante collaborazioni, tanti sogni. Nel frattempo molte cose sono cambiate e i piedi ora sono forse più piantati per terra. Forse troppo. Ma in questi anni ho capito che coesistere in un sistema complesso come quello dell’editoria logora anche i più appassionati. Quando le cose cambiano spesso dentro lasciano ferite insanabili, si tira avanti, si lotta ancora, certo, ma nel frattempo cambia anche una parte di noi. Capisci che i sorrisi nascondono parole non dette. Chi era con te volta le spalle. E continui a crederci nonostante tutto. Ma poi all’improvviso tutto diventa più chiaro e trasparente. Si inizia a sentire la stanchezza. E perché no, anche l’amarezza. La passione é solo una piccola parte del gioco, quello che resta é tutt’altro. Quando però vedo quella copertina, lí dov’é adesso, e penso alle tante cose fatte, alle persone che sono rimaste, mi viene da pensare che, per quel che mi riguarda, rifarei le stesse scelte e sono sicuro che presto la passione tornerà e chissà che non si riesca a far nascere presto un nuovo progetto.

Ecco dove trovare #lequazione per i vostri regali di Natale

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Ecco dove trovare #lequazione per i vostri regali di Natale:
Vecchi e Nuovi Mondi a Torino
Fenice Libreria – Torino
Libreria Mondadori – Rivoli
Piccoli Labirinti a Parma di Ernesto Tirri Piccoli Labirinti
Libreria Feltrinelli Bari

È possibile inoltre ordinare il romanzo in tutte le librerie e sul sito dell’editore Les Flâneurs Edizioni di Alessio Rega:
http://www.lesflaneursedizioni.it/prodotto/lequazione/

Un ringraziamento alle librerie che collaborano a far conoscere il progetto #lequazione e che in generale sostengono la piccola editoria.