CAPITOLO 1
Torino
15 Ottobre 2015
Primo giorno di pioggia
Ore 20.00
Nelle strade deserte il rumore sordo della pioggia era violato soltanto dalle sirene dei mezzi di soccorso, simili a ululati strazianti nella notte.
La prefettura aveva invitato la popolazione a non uscire di casa. I semafori lampeggiavano agli angoli delle strade e i lampioni si accendevano e spegnevano a causa dei cali di tensione dell’energia elettrica.
Negli uffici della Regione si erano riuniti gli organi tecnici della Protezione Civile per gestire l’emergenza.
Pioveva da più di tre ore, ininterrottamente, e il livello del fiume Po era in continuo aumento.
Torino – Istituto Ricerca Protezione Idrogeologica – Cnr
Domenico Fanti, direttore dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, aveva richiamato in servizio le sue ricercatrici più esperte: Monica Riccardi e Isabella Tornidi, che avevano collaborato con la Protezione Civile, l’Università e il Politecnico di Torino al progetto della piattaforma di gestione delle emergenze, elaborando dati storici, punti critici e i parametri necessari per valutare il sistema causa ed effetto durante le calamità naturali e gli eventi catastrofici.
Era di loro che aveva bisogno in quel momento. Loro avrebbero potuto interpretare i dati di Idro2 meglio di chiunque altro.
Monica attendeva davanti al fax comunicazioni importanti provenienti dalla Prefettura quando vide uscire la stampa di un grafico: era una figura geometrica simile a una scacchiera in cui ogni quadrato era colorato con una diversa tonalità di grigio. Incuriosita prese il foglio tra le mani ma non fece in tempo a guardarlo con più attenzione perché Domenico, spuntato da dietro, glielo strappò di mano.
A lei, presa alla sprovvista, non rimase che guardarlo allontanarsi velocemente e vederlo chiudersi nel suo ufficio sbattendosi dietro la porta.
Il trillo stridulo del fax l’avvisò dell’arrivo dei documenti che stava aspettando. Aspettò la fine della stampa e lesse ad alta voce: “Confermo scossa sismica con epicentro in zona Basilica di Superga – Richiesto sopralluogo di verifica stabilitàdei versanti”.
Il fax era firmato dal Prefetto in persona.
Nonostante si sentisse ancora scossa dallo strano atteggiamento di Domenico, decise di bussare alla sua porta per mostrargli il fax appena ricevuto.
“Avanti” rispose Domenico con voce cupa.
“E’ appena arrivato questo. Potrei andarci domani mattina sul presto” rispose Monica.
Lui la osservò per alcuni istanti prima di parlare. “Per andarci dovresti superare i ponti sul Po e non è sicuro.”
“Ma il comunicato dice che sarebbe importante verificare la stabilità dei versanti!”, rispose lei. “Monica, so leggere. Torna al tuo lavoro”. La discussione per lui era finita.
Lei si morse le labbra sino a sentire il sapore del sangue.