Perché Klimt?

Pubblicato il Pubblicato in #LMDS, La Macchina del Silenzio, Pensieri

Gustav Klimt è stato un artista controverso che ha vissuto in un momento storico complesso. Molto amato anche da Hitler, per intenderci. Mi affascinava il modo in cui gli artisti come Klimt sono riusciti in pieno nazismo a comunicare i loro pensieri. E mentre fuori i libri venivano bruciati, i dipinti hanno superato intere epoche. Questo per un solo motivo: molti apprezzano quei lavori, pochi erano in grado di capirli. Un vero e proprio codice nel codice. E poi, Klimt è stato il presidente di un’organizzazione della Secessione Viennese, un mondo artistico, misterioso, carico di simbolismi, parallelo a quello canonico dell’Accademia. Insomma, un uomo controverso sia da un punto di vista artistico che personale. Le sue opere non sono solo bellissime, ma sono dei veri e propri contenitori di sensazioni e atmosfere di quel momento storico, del quale conosciamo sicuramente solo una piccola, piccola, parte.

La scelta

Pubblicato il Pubblicato in #LMDS, L'equazione - Il thriller, La Macchina del Silenzio, Pensieri

Hai scelto di scrivere un libro in un mercato ormai saturo. Perché?

Io credo che tutti abbiano il diritto di scrivere, di esprimere i propri pensieri. É il bello della libertà. Credo sia una cosa ben diversa pubblicare un libro. In un mondo stracolmo di libri, io me lo chiedo sempre perché i lettori dovrebbero scegliere di leggere proprio me. E io questa risposta proprio non ce l’ho. É pieno di scrittori che si dichiarano i migliori, di editori che affermano di non avere rivali. Lo sapete, io provengo dalle esperienze dei primi blog, delle canzoni costruite pianoforte e voce, questo perché a me emoziona emozionare chi sceglie ascoltarmi. Chi mi da fiducia, insomma. Credo di aver scelto di scrivere un libro proprio oggi perché ho ancora fiducia nei lettori. Nella loro capacità di sentire, nel senso più profondo di questa parola. Di non lasciarsi fottere da chi urla più forte, da chi pretende di vendere carta straccia. Io, così come l’editore che ha scommesso su di me, ho scelto la strada più difficile. Quella che corre lontano dai riflettori pagati a peso d’oro, dalle élite di associazioni di scrittori che si acclamano tra loro. Io credo nei lettori, che poi spero siano come quelli che mi hanno ascoltato quando timidamente cantavo le mie canzoni da un palco, o che leggevano i miei post intimi e segreti. Certo, questo nuovo romanzo è qualcosa di diverso, ma posso assicurare che racchiude molto di me. Seppur descritto con parole diverse. Ho scelto di scrivere provando a creare qualcosa di nuovo: un libro come quelli di una volta.

C’è già aria di Natale 

Pubblicato il Pubblicato in #LMDS, L'equazione - Il thriller, La Macchina del Silenzio, Pensieri

Per chi ha già acquistato la primissima edizione de #lequazione  (quella con il pentagono in copertina) e sceglierà di acquistare dal sottoscritto #LaMacchinadelSilenzio, in omaggio una copia de #lequazione nella sua nuova versione completamente riveduta, rieditata e targata Les Flâneurs Edizioni.

Oltre al fumo degli incendi, da queste parti c’è già aria di Natale!

Offerta valida per i primi tre lettori.

​Perché ho scelto di scrivere un romanzo come #LaMacchinadelSilenzio?

Pubblicato il Pubblicato in #LMDS, La Macchina del Silenzio, Pensieri


Volevo creare qualcosa che trasformasse scienza e storia in spettacolo. In un romanzo privo di tutte quelle chiacchiere, utili solo a riempire più pagine possibili. E siccome non credo che i libri siano quantificabili “un tanto al chilo”, ho deciso di usare il linguaggio che preferisco: secco. Diretto. Essenziale.

Il primo capitolo de #LaMacchinadelSilenzio 

Pubblicato il Pubblicato in #LMDS, La Macchina del Silenzio, Pensieri

New York

Convegno internazionale sul cambiamento climatico

Il dottor Kywata era in piedi sul palco e osservava compiaciuto la sala gremita di personalità nei campi della geologia, dell’idrologia e dell’informatica. Sapeva che erano tutti lì per lui, per ascoltarlo disquisire sul suo progetto presentato da tutti i media come “geniale”. Era riuscito a mantenere il segreto ed era stato coscienzioso nel lasciar trapelare solo lo stretto necessario affinché si percepisse l’importanza della sua intuizione: una scoperta in grado di modificare in maniera definitiva la storia del cambiamento climatico. Si voltò un attimo per guardare lo schermo dietro di lui, fermo sulla prima slide della presentazione; la più semplice, quella che indicava il nome del progetto e dei suoi autori. Lui e il dottor Haikidu. Sentì salire dallo stomaco un moto di fastidio. Aveva notato un errore. E lui odiava gli errori. La dimensione del carattere era chiaramente un trentadue, quando lui aveva scelto il trenta. Una volta sceso dal palco avrebbe licenziato quel miserabile che aveva rovinato la presentazione più importante della sua vita. Del resto la colpa era sua, non avrebbe dovuto fidarsi di un dottorando. Cercò di reprimere l’ira e iniziò il suo discorso. Cliccò su invio per far apparire la seconda slide: era completamente bianca. Strinse il pugno fino a farsi male. Era veramente troppo. “Maledetto incompetente” pensò. Cercò di mantenere la calma, cliccò ancora. Un’altra pagina bianca. Provò a parlare ma si accorse che gli mancava la voce. I pensieri non riuscivano a tramutarsi in parole, tutto sembrava bloccato. Si portò le mani alla bocca con un moto spontaneo, ma in pochi secondi si rese conto che stava perdendo il controllo delle mani, poi delle braccia. Le gambe cedettero all’improvviso e si ritrovò con gli occhi spalancati, vigile ma completamente incapace di comunicare. Sentì le urla e poi delle sirene in lontananza. Vide gli uomini in divisa blu che lo caricavano su una lettiga. Poi smise di capire.

 

Per maggiori informazioni