Cuoricini
Il tema difesa europea è delicato, ma parlarne è necessario. L’opposizione e parte rilevante della maggioranza ha scelto di giocarsela con pace a tutti i costi e personalmente non sono per nulla d’accordo. Allo stato attuale, senza la garanzia Nato, costruire un sistema di difesa è necessario, perché occorre ripristinare presto il sistema di deterrenza che fino a oggi ha funzionato, anche grazie alla leva nucleare. Ergo, serve un sistema di difesa per garantire la pace. Ha funzionato così dal post seconda guerra a oggi, non vedo perché restare inermi possa rappresentare una soluzione valida. Non sono invece d’accordo sull’invio di eserciti europei in Ucraina, perché questo è sempre stato un punto fermo sin dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina (e lo ripeto, è stato un attacco russo a un paese libero.)
Per quanto ritenga la politica trumpiana come miserabile e infame, può essere vista come un’occasione perché l’Europa sviluppi una sua identità, a prescindere dalle minacce russe o americane. Situazione surreale, ma questa è. Un pensiero sulla politica in generale, bisogna farlo. Non può continuare a essere solo un esercizio di recupero voti e applausi. La politica ha la funzione di costruire prospettive e visioni di futuro. La politica deve smettere di pensarsi come un covo di influencer alla ricerca di like o cuoricini, che va più di moda. Questo scenario è il frutto di questo approccio che va cambiato. Perché in fondo lo sapevamo tutti che una via di fuga a Putin andava prima o poi offerta, per quanto questo scenario possa risultare eccessivo e scorretto, va gestito. Urlare alla pace a ogni costo non è utile a nessuno. Servono fatti, non un continuo chiacchiericcio, a favore dei cuoricini.
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