Dove siamo rimasti?
Dov’eravamo rimasti? Parlano di terze guerre mondiali con il Mojito in mano, di diritti mentre ridono dei loro amici, di business mentre svendono i sogni degli altri. Il mondo continua a girare e a darci l’illusione di contare davvero qualcosa, ora che le parole corrono più veloci dei proiettili, aver qualcosa da dire è un difetto. Si dicono folli e affamati, ma la fama ha un prezzo che nessuno è in grado di pagare. É perdersi. E quanto volte mi è successo, quando sapevo che il mio unico quartier generale era mio walkman. Quando le urla sovrastavano ogni pensiero di guardare oltre le mura, che mi facevano sentire sempre un po’ di meno. Quando sono tornate le parole ho sentito il vento poco prima della tempesta. Ora so che non è importante che qualcuno ti ascolti, ma che ti possa sentire davvero tu. Siamo rimasti qui, a osservare in silenzio chi urla di pace, mentre spara alla sua stessa immagine, riflessa allo specchio, come ex Miss Italia alla ricerca di un posto in un talent.