Le canzoni di Marco Masini sono stati per me una colonna sonora, nei momenti difficili e in quelli più belli. La gente parlava, parla e parlerà ancora, ma la verità è che la bella musica, quella che sa emozionare passa sempre. Le chiacchiere restano lì, nel rancore di chi non ha altro da offrire. È vero con alcune di quelle canzoni abbiamo sfiorato la rabbia, che però celava la voglia di rialzarsi e ricominciare ogni volta, di continuare a sognare, anche quando ti dicevano di stare zitto, di non pensare. Quelle canzoni insegnavano ad andare avanti nonostante tutto, a far diventare le lacrime nuove parole, nuove melodie, nuovi testi. Quelle canzoni hanno contribuito a farci diventare ciò che siamo, sicuramente non perfetti, ma fieri di dare ogni volta tutto ciò che abbiamo per giocare ogni partita, a prescindere dal risultato. Ci sono stati momenti in cui i teatri erano diventati improvvisamente vuoti, li abbiamo visti tornare a riempirsi e a cantare quelle stesse canzoni. A urlare vaffanculo a chi ci aveva ferito, ma anche che si può tornare a scrivere nuove storie d’amore.
Per questo e per tanto altro, Marco, non posso che farti i miei migliori di buon sessantesimo compleanno. E che dire, se non dirti grazie.
#10amori