Proprio adesso.

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Mi trema la voce. É così semplice rompere una melodia. Tra una nota sbagliata e un tempo imperfetto ci passa un solo attimo, o il senso della vita stessa. Un verso, poi un altro. Non può arrivare proprio adesso, poco prima del ritornello. Ma la voce torna a salire, le note vanno al posto giusto. L’emozione, quando arriva, sa sempre dove andare.

Fino ad allora

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Mi è sempre piaciuto pensare alle cose che scrivo come a un piccolo negozio di cose artigianali. Dalle recensioni, ai testi e le canzoni, fino ai romanzi. Forse un giorno questi grandi discount della parola ci faranno chiudere, ma fino ad allora qui ci troverete qui, ad allestire vetrine di storie. E di sogni.

​L’uomo che si fa chiamare uomo.

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri, Poesie

L’uomo che si fa chiamare uomo.

Costruisce prigioni, senza sbarre.

Toglie la vita dagli occhi,

confinandoli nei lividi.

Coglie nel segno, sin sotto la pelle.

Perché la ferita è il gioco sottile.

L’uomo che si fa chiamare uomo.

È l’abile attore,  che sa fingersi vittima.

È il vile carnefice dalla lacrima facile.

La sinfonia venuta male.

La mano pesante, su una scusa leggera.

Ma tu non spegnerli i tuoi occhi.

L’uomo che si fa chiamare uomo

Dentro di loro leggerà di non esserlo.

Nei tramonti disillusi

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Ci trovo la forza nei tramonti disillusi, nelle sbavature dei sorrisi, le sceneggiature di un’onda che si infrange. Negli occhi persi di chi non si vergogna e piange. Perché siamo tutti così diversi, immersi nelle vite di cristallo, nelle note in stallo tra cielo e terra, tra anima e guerra. Ci trovo la forza nei colori, per sfidarmi tra i solchi delle notti.

Le stesse scelte

Pubblicato il Pubblicato in L'equazione - Il thriller, Pensieri

Il progetto #lequazione ebbe inizio ormai molto tempo fa. Tante collaborazioni, tanti sogni. Nel frattempo molte cose sono cambiate e i piedi ora sono forse più piantati per terra. Forse troppo. Ma in questi anni ho capito che coesistere in un sistema complesso come quello dell’editoria logora anche i più appassionati. Quando le cose cambiano spesso dentro lasciano ferite insanabili, si tira avanti, si lotta ancora, certo, ma nel frattempo cambia anche una parte di noi. Capisci che i sorrisi nascondono parole non dette. Chi era con te volta le spalle. E continui a crederci nonostante tutto. Ma poi all’improvviso tutto diventa più chiaro e trasparente. Si inizia a sentire la stanchezza. E perché no, anche l’amarezza. La passione é solo una piccola parte del gioco, quello che resta é tutt’altro. Quando però vedo quella copertina, lí dov’é adesso, e penso alle tante cose fatte, alle persone che sono rimaste, mi viene da pensare che, per quel che mi riguarda, rifarei le stesse scelte e sono sicuro che presto la passione tornerà e chissà che non si riesca a far nascere presto un nuovo progetto.

Arrivederci amore, ciao di Massimo Carlotto

Pubblicato il Pubblicato in Recensioni

Un romanzo cinico, aggressivo e psicologico. Carlotto scava nelle paure, nell’istinto primordiale e in tutto ciò che nessuno di noi ha il coraggio di dire. Un’opera sicuramente interessante e che mette alla prova il lettore con una narrativa spietata e pungente, senza smussare gli angoli. Un viaggio in una storia affascinante con un protagonista originale quanto velenoso.

#arrivederciamoreciao #Carlotto 

La mappa del mondo

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

Quanti amori abbiamo perso, lasciato per la strada. Tra i colori accesi, di giorni marginali. Leali, con le nostre stesse ali. Ogni giorno è diverso, quando si guarda il mondo dalla punta di una stilografica. L’inchiostro è amaro come il sangue, quando scivola sul foglio, dove ogni sbaglio é un bivio. Quanti amori ho perso, prima di incontrare te.

Ironia, usata male

Pubblicato il Pubblicato in Pensieri

​Ironia, usata male. Due i casi che maggiormente mi hanno irritato. Il primo, storico se vogliamo. I continui richiami alla sfiga e tendenza a perdere di Marco Masini, battutine stupide che richiamano invece il periodo che invece portò l’artista a essere oscurato da una buona parte della platea di ascoltatori e di addetti ai lavori, fino ad arrivare al bullismo nei confronti di chi soltanto lo ascoltava. Secondo il simpaticissimo siparietto della patata bollente nei confronti di un sindaco cinque stelle, cavalcata e condivisa anche da diversi tesserati pd. Ecco, leggere queste cagate, perché tali sono, sulla mia bacheca mi infastidisce. Lo so che basterebbe un click per liberarmi di questo schifo, ma mi serve per capire che questo schifo esiste. Posso solo scriverne, purtroppo. L’ironia é una cosa seria, ma oggi va di moda essere pagliacci e provocatori. Sono due cose molto diverse.