Il coraggio di restare
É stato un periodo molto impegnativo. In questo periodo non ho praticamente scritto nulla.Non sempre per una questione di tempo.É che forse i social mi piacciono sempre meno. Se escludo l’utilizzo per scopri professionali, non rimane molto.Ma forse anche questa è colpa mia. In una realtà in cui tutti hanno l’ardire di sentirsi creatori di contenuti, io penso che a volte serva restarsene un po’ in silenzio.
Sui social tutti propongono qualcosa, spiegano, urlano, sussurrano, ballano. E noi? Noi siamo quelli dei blog, quelli che scrivevano testi che volevano essere profondi, ma che spessano non erano altro che pesanti lamentele. Di noi cosa è rimasto?
Mi soffermo a guardare i profili di quelli che un tempo erano blogger come me, ognuno si è costruito una vita, qualcuno è diventato direttore di riviste, altri sono diventati tutto casa e famiglia, ma la verità é che la gran parte non scrivono più. Non pubblicamente, almeno.
Forse perché siamo cambiati.
Forse perché è il tempo che ci ha cambiati.
É stato un periodo impegnativo. Molte cose sono cambiate e molte cambieranno ancora. Penso che cambiare sia essenziale.
Pensate a un libro, che storia mai potremmo leggere se scegliessimo di non girare pagina, di cambiarla. E poi, alla fine, cambiare libro. In fondo non è vero che non ho scritto nulla. Credo ci sia ancora molto da dire.
Ma, a volte, per trovare le parole, bisogna avere il coraggio di restare in silenzio
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