Autore: admin
Considerazioni a margine
Credo che un bravo editore debba dare un valore aggiunto al libro che sceglie di pubblicare, credere nel proprio prodotto e certo non metterlo sullo stesso piano di cose che con la letteratura non c’entrano niente. Credo che debba avere l’umiltà di riconoscere i propri limiti. Studiare. Reinventarsi. Non basarsi sulla logica elementare che un autore emergente debba “vendere” ai suoi amici e quando questi sono finiti, ricominciare con un altro libro. Sicuramente chi supporta un autore emergente é fondamentale, ma solo per iniziare a camminare, non per foraggiare improbabili meccanismi perversi. C’è una bella differenza tra marketing e mercato del pesce. Credo che un editore debba essere serio e capace e che sia perfettamente inutile mettersi in vetrina come una scultura del Bernini se poi si é soltanto un vaso cinese. E, per finire, credo che il lettore sia sacro e che come tale vada trattato, senza violentarlo o costringerlo a comprare prodotti che non vuole. La serietà non ha bisogno di molte parole.
Essenza
Stanotte non riesco a dormire. Penso, ripenso. Ma guardarmi dentro a volte non serve a niente. Perché le parole escano, bisogna farsi del male. É sempre così. Le parole sono come il sangue. La vita stessa. Si nutrono di emozioni, come ossigeno. Un gioco d’ombre. Luce, essenza. Con gli occhi, e senza.
Oltre, gli occhi
Parole, marchi a caldo di una sonorità segreta. Parlava, mentre quella strana brezza sporca le infreddoliva le guance. Tutto intorno esplodevano colori, suoni, intrecci di racconti sparsi per terra. Ma lei, parlava. E tra il rumore metallico dell’ultimo treno, delle frenate delle automobili, dei discorsi inutili, nessuno di accorse.
Che le si erano spenti gli occhi.
In esclusiva il trailer ufficiale del romanzo “Sospetti sul lago” di Anna Serra – Spunto Edizioni
Ecco il primo trailer del romanzo “Sospetti sul lago” di Anna Serra, prodotto da Causaedeffetto.it
#SospettiSulLago
Il video del nuovo singolo #MondoBit di Amélie
Ed eccomi a raccontare l’uscita del video del nuovo singolo di Amélie “MondoBit”.
Vi consiglio di guardarlo…e visto che siamo qui, vi dico che ci sono anche io in questo video. Sono onoratissimo di aver partecipato a questo divertentissimo gioco lanciato da questa promettente artista! Seguitela!
Ricominciamo #LMDS
#nonriescoafartiinnamorare
Recensione live #MuovitiSvelto di Zibba e Almalibre @Hiroshima Torino
I live di Zibba e gli Almalibre non tradiscono mai e non lo fa in particolare il concerto “Muoviti Svelto”. Una scaletta molto attuale, che presenta i brani del nuovo album con arrangiamenti semplici ed essenziali che mettono in risalto l’espressività delle interpretazioni e le parole, poetiche come sempre. Zibba presenta il nuovo singolo “Vengo da te”, una ballata ricca di emozioni e immagini. Una bella canzone che non può non farsi ascoltare. Bella anche la reinterpratazione del successo sanremese “Senza di te” e del brano “Senza pensare all’estate”. Non mancano alcune canzoni più vecchie come “Margherita” e la sempre bellissima “Anche se oggi piove”. Molto intensa anche “La medicina e il dolore” suonata con il featuring di Patrick Benifei, la cui voce rimane impressa per bellezza e intensità. Un duetto che sicuramente colpisce. Un concerto che mette in risalto i brani poetici del nuovo album e presenta sicuramente suoni nuovi e un nuovo punto di vista cantautoriale, in cui le parole sono le regine incontrastate e le emozioni l’impero da difendere. Molto bello anche il brano “Ovunque”, intenso, che entra dentro senza far rumore. Il racconto di un viaggio, e della vita stessa che porta a doversi muovere, per cantare e raccontarsi. Lasciare qualcosa, da qualche parte. Lasciare un po’ di sé, ovunque. Una delle canzoni che più mi ha colpito e che in questo caso ha aperto il concerto è “Farsi male”, cantata con Nicolò Fabi nell’album, ma interpretata in solitaria nel live. Una canzone che ferisce per la spietatezza, e che allo stesso tempo cura. Cicatrizzare le emozioni e parlare a un cuore che non smettere di parlare. Brividi che evocano ricordi in “Che ore sono”, una canzone molto intima e sicuramente sentita in cui Zibba racconta le parole come fosse uno spettacolo che si alimenta delle emozioni del viaggio della musica. Come quando il sangue gira per le vene, per arrivare al cuore. Melodie che girano, come in riva al mare, versi che si incastrano nel verso migliore che si chiama poesia, e che chiama la poesia in “Le distanze”, “Santaclara”. E “Il giorno dei santi”. Un bel concerto, che racconta un bel disco. Muoviti Svelto.