A un passo dalla storia.
Il vociare delle folle esultanti per la vittoria di Trump è ancora forte. Uscendo dal gioco delle tifoserie di invasati, è necessario fare ordine su quello che è lo scenario che si prospetta, soprattutto in ottica europea. E qui possiamo aprire tanti temi, tra cui il percorso finalizzato a creare un’Europa unita, esperimento che più che all’unione ha portato all’estremizzazione di diversi temi, uno dei quali è proprio quello ambientale. Dimenticando totalmente che il sistema europeo fa parte di una realtà molto più grande, con i propri interessi e le proprie finalità. Cina, India e, appunto, Stati Uniti. In fondo, alle radici della sconfitta di Harris c’è la scelta non puntare su temi che invece Trump ha toccato: gli interessi della classe media, ormai lontano retaggio dei tempi che furono. Questa realtà viene costantemente dimenticata anche dalle nostre parti, ma credo che il disinteresse per la realtà europea, già dimostrata da Trump nel passato, non può che portare a una nuova pagina di storia. Concluso a questo punto lo scenario post seconda Guerra Mondiale, non può che aprirsene uno nuovo, con le sue incertezze e le sue certezze, ovvero quella che la guerra in Ucraina, ma più che altro la decisione originaria della Russia di tornare a riconquistare il suo potere, diventerà qualcosa con cui fare davvero i conti, magari non semplicemente delegando ai soldati ucraini il combattimento. Uno scenario esagerato? No. Non lo è. E non lo può essere se persisterá l’incapacità della politica nostrana ed europea di guardare al di fuori della propria tifoseria, ma di guardare al futuro, di pianificare, di fare il bene di una società, senza esondare nella demagogia, che con la realtà nulla c’entra. La.vittoria di Trump deve insegnarci qualcosa. Non tanto perché vinca una parte o l’altra, ma perché si tornino ad affrontare temi in ottica di un futuro che per forza di cose non potrà più essere come il passato. Penso all’intelligenza artificiale, allo stare al.passo con la tecnologia e sí, con la difesa dell’Ambiente, ma senza diceventare necessariamente e ottusamente ambientalisti senza alcuna idea davvero sostenibile (cioè guardando pure ai soldi) da proporre per un vero cambiamento.
Perché a dire il vero, ormai siamo ben oltre il primo passo dalla storia.