Una bimba in fondo al mare,
stretta a sua madre.
L’unica persona sulla terra,
che avrebbe dato la vita, per lei.
Ma la guerra è guerra, dicono.
Un naufragio, onde alte come palazzi.
La vita inghiottita in un respiro.
Mentre loro navigano sereni,
sui loro divani.
Il sangue è lontano.
Il mare è una comoda vacanza.
Non il portale verso la vita.
Una bimba in fondo al mare.
E i nostri occhi, chiusi,
lacrimano per finta.
Rinchiusi in gabbie di specchi.
In cui lo straniero è proprio davanti a noi.
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Text by Daniele Mosca