Fotografie,
pigiate contro il vetro.
Come pendolari in un treno.
Che raccontano,
mondi sconosciuti.
Emozioni.
Che contano per noi.
Che non esistono per gli altri.
Colori sfumati,
primi piani di sconosciuti.
Perché gli occhi parlano.
Fotografie ingiallite,
con odore di un passato.
Che non vuole passare.
Il suono di uno scatto,
nel silenzio di una stanza oscura.
Il negativo delle cose,
l’immagine allo specchio.
Fotografie come parole,
sanno mentire e sorridere.
Così come essere felici,
senza avere il coraggio di dirlo.
Photo by Unsplash Text
by Daniele Mosca