La tua mano nella mia,
così piccola e inconsapevole.
Gli occhi così grandi,
che mi scrutano.
Chissà se mi riconosci,
in un mondo da cui difenderti.
In un tempo sospeso,
in un’immagine confusa.
I tuoi occhi, nei miei.
Un suono leggero, il tuo nome.
Sussurrato, perché non faccia rumore.
Potresti svegliarti,
mentre io non vorrei svegliarmi più.