La trama. Un enigma che milioni di scrittori hanno cercato di decrittare, che nella sua semplicità nasconde al suo interno migliaia di altri enigmi. E ognuno di essi è probabilmente irrisolvibile. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire qual è la parola chiave per capire come funziona una trama: climax. Un oscura parola, lo so. Ma è fondamentale. Si tratta di creare una sequenza di scene con intensità gradualmente crescente, seguite poi da una sequenza discendente, detta anticlimax. L’obiettivo è di attrarre l’attenzione del lettore e portarlo con il giusto grado di attenzione e coinvolgimento alle scene determinanti, giocando su pathos ed emotivitá. L’anticlimax ci servirà per “rallentare” la storia, farla “decantare” per poi riportarla alla successiva scena più intensa. Ma attenzione, questo diventa anche il momento di costruire per costruire le ragnatele di informazioni, collegamenti e indizi, che ci possono portare con efficacia alla risoluzione dei nodi della trama e alla risoluzione dei conflitti. Un meccanismo costruito per coinvolgere il lettore e mostrargli una sequenza di eventi che sveleranno gradualmente i passaggi e i collegamenti tra personaggi, informazioni e azioni. Ogni scena sarà caratterizzata da diverse intensità e contenuti a seconda dell’effetto che voglio ottenere. Consiglio di riportare scene e collegamenti su schemi e riferimenti tra le varie parti della vostra trama su carta. Nel finale dovrete quindi raggiungere il picco di intensità di narrazione, aumentando tensione e pathos. Questa sarà la fase in cui tutti i conflitti verranno risolti e ogni collegamento, svelato. Che si tratti di un thriller o una storia d’amore, la trama gioca un ruolo determinante per la creazione di una storia scorrevole e coinvolgente. Ma entriamo nel vivo, come si crea un dialogo e a cosa serve farlo bene? Ne parleremo nella prossima puntata di #makingnovel.