Lasciami qui a dormire. Il sogno passerà. Lo stomaco smetterá di bruciare. E lo so che non serve, sognare. Me lo dici sempre. E io guardavo le stesse nuvole dipinte sul cielo, perché era lì che sentivo arrivare le parole. Strette al cuore, come demoni pronti a sbranare. Lasciami sedurre un istante rubato, perché prenda fuoco la voglia di cambiare un finale. Con la malinconia, ci parlavo. E sapeva sempre tutto di me. Chissà se qualcuno può capirlo, che era un’amica. Trattenevo le lacrime, perché piangere non serve. E vorrei me lo dicessi ancora. C’è un tempo per tutto, anche per tornare a sognare. Perché non è vero che non serve a niente. Altrimenti a che servirebbe dormire, se non a perdersi in un buio senza vie d’uscita. Quindi, dimmelo ancora.