Con il tempo potrei imparare a placarla, la voglia di immaginare, imparare e sognare. Ma non sarei io, in quella realtà accetterei i silenzi, i pensieri imposti, i posti bui, illuminati da luci artificiali. Respirerei l’aria stantia di un vecchio cinema di periferia. Non mi spaventa non sedermi dalla parte della ragione. In generale, non voglio sedermi. Ma andare avanti. Con il tempo potrei imparare a fermarmi, a guardare film, se solo non avessi ancora voglia di scriverne uno.