Borgo Propizio è un romanzo delicato, narrato in modo particolare, in bilico tra ironia e realtà. Un non luogo popolato dalle isterie della nostra società, che si incastrano e si incagliano di fronte a quello che tutti cercano: l’amore. Punti di vista diversi e sogni, come quello di Belinda di aprire una latteria cool. Mariolina, Marietta e Ruggero sono solo alcuni dei personaggi che si alternano su quello che sembra un palcoscenico di un teatro di periferia, dove proprio lo spirito della periferia diventa il vero protagonista, così come lo sono le voci che condizionano la storia di ognuno dei personaggi. Loredana Limone costruisce un mondo alternativo, come un’altra dimensione dove i sentimenti di attorcigliano e si mischiano alle speranze e alle frustrazioni. Emozioni comuni, in una storia affascinante , con la decisa speranza di raccontare, in fondo, la vita di tutti noi, ma in una chiave nuova. Uno stile costruito più come una fiaba che come un vero e proprio romanzo, una tecnica di narrazione semplice e diretta, una trama che non si prende sul serio e racconta di cose importanti, senza nemmeno rendersene conto.
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