Tra le corsie di un ospedale ci passano intere vite, disegnate sulle rughe del viso, negli occhi, sulle pareti disinfettate di fresco. I passi che non fanno rumore. E i silenzi che ne fanno molto di più. Le tracce lasciate da un nome, dallo stridere dei pensieri, di fronte a una finestra che si affaccia sul fiume. La gioia, l’attesa, la paura. Tra le corsie di un ospedale ci passano anche queste, che scrivono versi sul viso, cambiano gli occhi. E disegnano le emozioni su un dipinto che ci somiglia.