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L’altalena di Marco Masini

L’altalena di Marco Masini racconta la storia del cantautore nei dettagli e retroscena che ne hanno delineato successi e insuccessi di una carriera caratterizzata da luci e ombre. Avevo già letto una biografia del cantautore, ma in questa si entra nel vivo di un punto cruciale, ovvero della forma di malessere che ha caratterizzago la vita artistica del cantautore, in particolare in relazione alla diceria che lo definiva tra gli adetti ai lavori un “porta sfortuna”. Situazione che man mano lo aveva isolato e tenuto lontano dai palchi più importanti per molto tempi, fino a costringerlo al ritiro dalle scene. Parla dell’affetto dei suoi fan, che lo hanno spinto a continuare. Del rapporto con gli autori, in primis Bigazzi, che con lui hanno dato vita ai più grandi successi, delle rotture, gli allontanamenti e delle crisi che hanno portato ogni volta a una rinascita. Ho trovato tuttavia questo libro ingiusto nei confronti delle canzoni che l’autore ha creato nel tempo, come se fossero soltanto alcune ad aver lasciato un segno. È il caso del disco “Scimmie”, bellissimo, ma considerato di fatto un errore. Questo libro racconta l’ipocrisia della musica, di quanto sia necessario fingere per mantenere il successo. Nel leggerlo ci si sente delusi, scoprendo così di aver seguito per anni uno spettacolo finto, perché per molti che hanno seguito con lui quel viaggio ora scoprono che erano in viaggio su un pulman di cartone. È vero, il mondo della musica è stato crudele, ma lo è stato anche il mondo normale, in cui chi ascoltava quelle canzoni era considerato a sua volta un perdente. C’era musica migliore ai tempi e c’è stata anche dopo, si è scelto di percorrere quella strada, inconsapevolmente, senza sapere che dietro quelle canzoni non ci fosse molto altro che presunzione. L’altalena è un libro che, più che raccontare, vuole giustificare scelte e posizioni. Trasuda rimpianto per il successo di un tempo. Sicuramente raccontare quella storia può essere stato liberatorio, speriamo sia l’inizio di un nuovo percorso, meno legato al passato e più in ottica di futuro artistico.

Foto: fonte web (Mondadori)