Continuo a pensare che una pandemia mondiale non potesse che essere affrontata con le misure che sono state applicate in questi anni. E che per mitigare i rischi del contagio, ma soprattutto degli effetti del virus, siano necessari dei vaccini.
Lo dico adesso, perché é troppo comodo smontare, piuttosto che costruire un sistema.
Perché é troppo semplice perculare chi oggi si mette la mascherina anche se non è più obbligatoria.
Perché é quasi comprensibile che qualcuno dica “vivo qui da quindici anni e il fiume non è mai esondato”, a fronte di studi idraulici che invece dimostrano che potrebbe succedere, eccome.
Perché già ci stiamo dimenticando tutto.
Non penso che il problema sia dire o meno che tutto sia stato fatto nel modo perfetto.
Sicuramente si poteva far meglio.
Sicuramente si poteva fare qualcosa di diverso.
Ma ciò che non si dovrebbe fare è negare che fosse necessario.
Così come non si dovrebbe smettere di pianificare e progettare ogni tipo di emergenza, al fine di non farsi trovare impreparati.
Cosa che è accaduta con la pandemia, quando invece la ricerca diceva che poteva verificarsi quel tipo di fenomeno
Quello che non si dovrebbe pensare è che uno slogan possa difenderci dai rischi e dalle paure.
Gli slogan sono parole, ma i fatti sono un’altra cosa