Come mi sentirei, se avessi oltrepassato il mare, con occhi che hanno visto troppo. Se avessi assaporato il sangue e il gusto amaro della morte, camminato a piedi nudi sulle braci di un deserto, le pietre dei sentieri di montagna, i rovi taglienti. Calpestato la neve e mangiato la paura, perché i miei figli non morissero della mia stessa fame.
Come mi sentirei se a sbranarmi fossero occhi famelici, ignari, lontani, dietro le sbarre di una vita che non mi spetta. Occhi che mi cacciano via, come un insetto inopportuno. Saprei spiegare ai miei figli il perdono? No, non saprei farlo, io non ci riuscirei.